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VIAGGI DA SOGNO PER VERI VIAGGIATORI
Punto Viaggio è un leader nel settore dei viaggi fotografici, dedicato a offrirti esperienze di viaggio innovative da oltre 12 anni. Con oltre 100 piccoli gruppi e viaggi privati in 75 paesi in tutto il mondo, offriamo un viaggio per ogni appassionato di fotografia, dai safari africani alle danze dell’aurora boreale in nord europa ai tour di reportage nel sud est asiatico.
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Se in fase di prenotazione selezioni l’opzione annullamento avrai la possibilità di ricevere fino al 100% della quota versata. Se nei giorni antecedenti alla tua partenza dovessi risultare positivo al Covid o sei impossibilitato a partire per l’isolamento fiduciario, potrai essere rimborsato o scegliere un’altra partenza in diverso periodo.
Inoltre tutti i nostri tours hanno inclusa la copertura sanitaria, ma non solo!
Avrai la possibilità di ricevere un indennizzo nel caso sia necessario fare una quarantena nel paese di destinazione e riceverai il rimborso di tutte le spese alberghiere o di nuova biglietteria aerea per il ritorno.
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"Fotografare paesaggi è la ricerca di una risposta perspicace e sensibile all’ambiente che vi circonda"
Sicuramente lo stile fotografico più diffuso è quello paesaggistico, questo perché anche per un fotografo amatoriale o comunque non professionista può risultare molto appagante sin dagli inizi.
Chiunque, anche chi ha poco tempo da dedicare alla fotografia è rimasto incantato davanti a qualche splendido tramonto, a qualche paesaggio mozzafiato di enorme bellezza che solo la natura , con un lento lavoro nel tempo è riuscita a creare.
La voglia di immortalare il luogo e il momento è sempre molto forte.
Uno splendido paesaggio può diventare un comune ricordo di viaggio se non si pone la dovuta attenzione alla composizione e all’esposizione per rendere al meglio l’atmosfera del paesaggio.
Imparare a realizzare delle ottime foto paesaggistiche non è facile, ed il miglior modo per farlo è andare sul posto e iniziare a scattare.
Il primo e forse più importante aspetto da considerare è la scelta del momento più adatto per realizzare gli scatti.
La luce da preferire è nelle prime ore del mattino e le ultime prima della sera. La luce morbida e diffusa di queste ore saprà donare al soggetto tridimensionalità e volume.
Tutti i nostri viaggi sono organizzati e concepiti per sfruttare le ore migliori di luce per trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto.
Osservare per raccogliere le idee e comprendere la cultura del luogo.
La fotografia andrà oltre lo scatto, sarà il mezzo che ti porterà a relazioni inaspettate con luoghi e persone.
Imparerai a raccontare la storia del viaggio, che la fotografia è tutto ciò che precede lo scatto e che l’ingrediente fondamentale per un immagine perfetta è la curiosità.
Ricorda, la componente umana é la differenza tra una fotografia che descrive e una che racconta.
L’obiettivo di questi viaggi è di darti la possibilità di raccontare una storia tramite le immagini che hai scattato.
Ti porteremo a visitare i mercati, a comprare souvenir locali e ad assaporare cibi bevande.
Il nostro consiglio è di avere la macchina fotografica sempre pronta, ma non vivere il momento solo dietro la tua lente.
Per raccontare un luogo, una storia, bisogna prima esserne coinvolti. Dobbiamo percepire il posto prima di fotografarlo.
Ogni volta che si inizia un reportage o che si parte per un nuovo viaggio si viene colpiti dalla stessa sensazione.
Accrescere la tua consapevolezza e stimolare la tua creatività.
Sarai aiutato ad imparare a visualizzare mentalmente la scena prima di catturare il momento decisivo.
Quando tornerai a casa avrai con te degli scatti di cui esser fiero!
Avrai imparato nuovi trucchi e alcune tecniche che ti consentiranno di migliorare ed ampliare le tue conoscenze fotografiche.
Oltre ad imparare alcuni aspetti tecnici e il potenziale della tua macchina fotografica, conoscerai i metodi per trasformare una normale fotografia in uno scatto sorprendente usando la tua creatività.
Osservare il paesaggio, inserirsi nell’ambiente circostante, entrare nella società delle popolazioni locali, di culture diverse e sperimentare le possibilità di fotografare in un territorio straniero, nuovo.
Un viaggio fotografico è anche un workshop.
Per questo si trova anche il tempo per degli incontri, durante il viaggio, dove si avrà modo di confrontarti con gli altri, scambiare i punti di vista e ascoltare i consigli e le tecniche dei nostri docenti.
dicono di noi
A distanza di molti giorni dal bellissimo viaggio in Patagonia non si riescono a trovare le parole per descriverne i paesaggi. Anche le foto sembrano inaudite, eppure si era davvero lì, davanti a quelle montagne, a quelle acque ferme a specchio come per miracolo, a fiumi, laghi azzurri, a un superbo ghiacciaio. Era una tale immensità di bellezza che gli occhi non riuscivano a contenerla tutta.
Splendidi i miei compagni di viaggio: Emanuel, Paola, Andrea, Alberto e il nostro fantastico accompagnatore: Andrea Pozzi.
Li ringrazio tutti. Abbiamo trascorso giorni bellissimi e conversato: incanto di natura e di parole, in Patagonia!
Abbiamo visto: puma, caracara, volpi grigie, guanaco, condor, fenicotteri rosa e … proprio per fotografare da vicino i fenicotteri rosa abbiamo superato tutte le recinzioni che sbarravano l’accesso alla laguna e siamo arrivati vicino all’acqua. Ed ecco arrivare a buon passo verso di noi, sicuramente per sgridarci, due persone. Uno dei due, per fortuna, era un amico di Andrea Pozzi: Tomi, un croato che è arrivato in Patagonia da giovane. Subito tra Andrea e Tomi si è intrecciata una conversazione. “Se viene qui” – diceva Tomi riferendosi ad Alessandro, un amico di Andrea rimasto in Italia perché operato ad un braccio ” – gli preparo col collagene della pecora un brodo e guarisce subito” E mentre parlava del collagene, Tomi strofinava delicatamente tra loro i polpastrelli del pollice e dell’indice delle due mani in un gesto quasi rituale e sembrava che dovesse nascere da quel gesto “la medicina naturale” di cui parlava.
Andrea gli ha chiesto delle figlie, se vivessero ancora in Patagonia e Tomi: ” Eh, si! Loro sono della Terra!”
È stato il mio primo viaggio fotografico con fotocamera: la “Nikonetta”, molto timida, che però si è fatta rispettare dalla concorrenza delle Canon e delle Sony.
Ho iniziato a capire la ricerca misteriosa che è fotografare: lo Stretto di Magellano, per il forte vento, era un pesce di squame bianche; nella pianura cespugli di pecore punteggiavano la distesa di verdi diversi ; le montagne nascevano alla luce lentamente, come preghiere; ricoperti dalla “barba de viejo” gli alberi diventavano chimere.
E ora le foto sembrano bugie!